Dal 7 al 9 novembre 2019 si è svolto a Budapest il XVI Congresso mondiale di Medicina Cinese e “The Belt and Road TCM Academic Communications” organizzato dalla World Federation of Chinese Medicine Societies (WFCMS) e dalla Associazione MTC dell’Europa Centrale e Orientale (KKETCM) .
La WFCMS, la più importante Federazione mondiale di Medicina Tradizionale Cinese, ha sede a Pechino e diramazioni in oltre 60 Paesi del mondo, è un punto di riferimento indispensabile per tutte le persone interessate alla MTC, professionisti, operatori, pazienti e pubblico, che raccoglie le ricerche cliniche e le esperienze dei medici cinesi in tutti i paesi del mondo e fa sentire la voce della MTC nei contesti globali quali l’OMS, l’ISO, l’UNESCO.
Il XVI Congresso ha visto la partecipazione di oltre 800 esperti da 30 diversi paesi, circa 930 i lavori presentati, suddivisi in ricerche sulla teoria di base, studi clinici, ricerche sperimentali, idee e metodi, scambio di esperienze, comunicazioni e sviluppo internationale, studi completi, scambi accademici internazionali sulla Pediatria in MTC, integrazione di medicina tradizionale e medicina occidentale, sviluppo degli standard internazionali, ricerche sulla patologia dei reni, ricerche sulla fenomenologia del polso, ricerche sul concetto di cinque movimenti e sei energie naturali, ricerche sulle caratteristiche della diagnosi e del trattamento in medicina cinese, ricerche sulla colonna vertebrale, ed esercitazioni pratiche degli esercizi daoyin per il benessere dei tendini YijinJing.
I contenuti della MTC al centro della riflessione del Congresso: la salvaguardia dello stato di salute, la prevenzione, la ricerca dell’armonia nel proprio percorso di vita nel cuore della saggezza popolare, sono spesso in conflitto con le strutture sanitarie e con il consumismo del benessere “salutista”. E’ una aspirazione globale del genere umano alla riconnessione con le energie della natura e del cosmo con il proprio mondo interiore, come via per prevenire, guarire, rinforzarsi, difendere la vita che si impone all’attenzione dei governi nei diversi continenti e regioni del globo.
In Cina, l’attuale leadership ha ribadito la volontà di sviluppare la medicina cinese nel mondo con l’obiettivo di “costruire una comunità umana con un futuro condiviso”. Nel report presentato al consiglio permanente e dei supervisori il presidente sig. Ma Jianzhong ha ricordato che la World Federation of Chinese Medicine Societies, quale maggiore gruppo accademico internazionale della MTC, ha partecipato alla 72ma Assemblea generale dell’OMS e collaborato alla redazione del 2019 Global Report on Traditional Medicine and Complementary and Alternative Medicine; ha intensificato il lavoro degli standard internazionali ISO sulla Medicina Tradizionale Cinese e preso parte alla 13ma sessione del Comitato internazionale per la protezione del patrimonio intangibile dell’umanità dell’UNESCO.
Il presidente del Consiglio dei Supervisori WFCMS prof. Ramon Maria Calduch ha esposto i pericoli del movimento “pseudo-scettico” nell’Unione Europea, invocando un maggiore coordinamento tra tutti i paesi europei e la creazione di una rete di sostegno da parte dell’opinione pubblica per difendere il diritto alla cura e giungere, dopo il riconoscimento della Medicina Cinese da parte dell’OMS, ad una piena regolamentazione a livello europeo.
In Italia la figura professionale dell’Operatore di Medicina Tradizionale Cinese (CMD Chinese Medicine Doctor) non è definita, manca una regolamentazione nazionale ufficiale per inquadrare tale professionista. Dopo il riconoscimento della Medicina Cinese da parte dell’OMS, si impone la necessità di riconoscere la figura di professionista in Medicina Cinese, con una formazione basata sugli standard indicati dalla WFCMS e dall’OMS, che possa operare in sicurezza e legalità con tutti gli strumenti che la Medicina Cinese contempla, come hanno ribadito i rappresentanti per l’Italia presenti al report del Consiglio permanente, dottor Guo Chunbiao, Presidente dell’Associazione Medici Cinesi in Italia, Laura Ciminelli, in rappresentanza dell’Istituto Superiore di Medicina Tradizionale Cinese Villa Giada. Un obiettivo da condividere, secondo le indicazioni dell’OMS, a tutela degli operatori e del pubblico che con sempre maggiore interesse si affida ai metodi di cura naturali e olistici della Medicina Tradizionale Cinese.
Il Comitato per l’educazione e l’istruzione medica (EIC) della WFCMS – che si è già occupato di definire gli standard formativi e il programma di base delle Università e degli Enti di formazione a livello mondiale – ha presentato al XVI Congresso la nuova collana di testi di studio per il programma internazionale di Medicina Cinese, frutto di un lavoro colossale iniziato nel 2012. 28 caporedattori, 64 vice redattori e 180 membri del comitato editoriale (tra cui per l’Italia Laura Ciminelli dell’Istituto Superiore MTC Villa Giada) hanno collaborato alla redazione dei testi in lingua cinese pubblicati nel 2016, 41 traduttori (di cui 36 non cinesi) in due anni di intenso lavoro hanno prodotto nel 2018 i nuovi testi di studio in inglese e cines pubblicati dalla China International
Press. Si tratta di 14 volumi tematici: Fundamental Theories of Chinese Medicine; Diagnostic in Chinese Medicine; Chinese Materia Medica; Formulas of Chinese Medicine; Chinese Internal Medicine; Gynecology in Chinese Medicine; Pediatrics in Chinese Medicine; Theory and Practice of Acupuncture & Moxibustione; Theory and practice of Tuina; Selected Readings from the Huangdi Neijing; Selected Reading from the Shanghan Lun; Selected Reading from the Jingui Yaolue (Essential of the Golden Cabinet); Wenbing Xue (Warm Diseas: Theory and Practice).
Il Comitato ha presentato inoltre il Training di base per la formazione dei docenti in MTC, a cura della Tianjin University of Traditional Chinese Medicine, composto da due moduli – base e avanzato – in lingua cinese.
Laura Ciminelli
per approfondire e consultare gli Atti:
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